Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 18367 del 7 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:18367CIV

Massima

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Il trasferimento del lavoratore, pur rientrando nei poteri organizzativi del datore di lavoro, deve essere sorretto da effettive ragioni tecniche, organizzative e produttive, che il datore di lavoro è tenuto a provare in giudizio qualora contestate dal lavoratore. Il giudice, nel valutare la legittimità del trasferimento, deve accertare l'effettività e la congruità di tali ragioni in relazione alla posizione lavorativa del dipendente, tenendo conto di tutti gli elementi probatori, inclusi quelli che attestino la sua precedente valutazione positiva da parte del datore di lavoro. Ove il trasferimento sia ritenuto illegittimo, il giudice può riconoscere al lavoratore il diritto al risarcimento del danno, anche per le eventuali assenze dal lavoro dovute allo stress psicologico subito a causa del provvedimento illegittimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE L

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BATTIMIELLO Bruno - Presidente

Dott. IANNIELLO Antonio - rel. Consigliere

Dott. BANDINI Gianfranco - Consigliere

Dott. MAMMONE Giovanni - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 14596/2010 proposto da:

PO. IT. SPA (OMESSO) in persona del Presidente del Consiglio di Amministrazione e legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA PO 25/B, presso lo studio dell'avvocato PESSI Roberto, che la rappresenta e difende, giusta delega a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

LE. GI. (OMESSO), elettivamente domiciliato in RO…

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