La detenzione di sostanze stupefacenti, anche in forma frazionata e con finalità di cessione a terzi, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dalla tesi difensiva del "consumo di gruppo", la quale richiede specifici requisiti non riscontrabili nel caso concreto, quali: a) l'acquirente sia uno degli assuntori; b) l'acquisto avvenga sin dall'inizio per conto degli altri componenti del gruppo; c) sia certa sin dall'inizio l'identità dei mandanti e la loro manifesta volontà di procurarsi la sostanza per mezzo di uno dei compartecipi, contribuendo anche finanziariamente all'acquisto. Il giudice di merito, nel valutare il bilanciamento tra circostanze attenuanti e aggravanti, gode di ampia discrezionalità, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza, avendo correttamente considerato gli elementi di cui all'art. 133 c.p. La determinazione della pena, se congrua e adeguatamente motivata, è insindacabile in sede di legittimità, non essendo necessaria una specifica e dettagliata giustificazione quando la pena sia inflitta al di sotto della media edittale.