Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6561 del 16 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6561PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione del nesso di causalità individuale tra l'esposizione professionale a sostanze nocive, come l'amianto, e l'insorgenza di patologie gravi, come il mesotelioma o il carcinoma polmonare, deve essere condotta dal giudice penale attraverso un giudizio controfattuale di tipo induttivo, basato su parametri fattuali oggettivi come la durata e l'intensità dell'esposizione, il tipo di fibre inalate, il tempo di latenza e di clearance, senza pretendere una certezza scientifica assoluta circa il momento esatto in cui si è completato il processo di carcinogenesi. Ciò in quanto, in presenza di leggi scientifiche di tipo probabilistico, la certezza richiesta è di natura processuale e non già di carattere strettamente scientifico, essendo sufficiente un elevato grado di credibilità razionale per poter sussumere il singolo episodio sotto la serie di classi di eventi descritti dalla legge epidemiologica generale. Pertanto, il giudice non può negare l'esistenza del nesso causale individuale solo sulla base dell'impossibilità di determinare con precisione il momento in cui si è concluso il periodo di induzione della malattia, dovendosi invece valutare, sulla base degli elementi fattuali disponibili, se le esposizioni considerate nel processo siano ragionevolmente coperte dal modello esplicativo generale adottato. Ciò vale anche per i casi in cui vi sia un avvicendamento dei soggetti garanti della sicurezza in un breve lasso di tempo, non potendosi in tali ipotesi escludere automaticamente la rilevanza causale delle successive esposizioni. Analogamente, nel caso di patologie come il carcinoma polmonare insorte in soggetti non fumatori, in assenza di altri fattori causali alternativi accertati, il giudice deve ritenere sussistente il nesso eziologico con l'esposizione professionale all'amianto, in applicazione del modello dose-risposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco M. - Presidente

Dott. DOVERE Salvato - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. BRUNO Maria Rosari - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI MILANO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
inoltre:
INAIL;
REGIONE LOMBARDIA;
FIOM-CGIL;
ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO;
MEDICINA DEMOCRATICA;
COMITATO PER LA DIFESA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO;<…

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