Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15743 del 13 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15743PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta documentale si configura quando l'imprenditore, in vista del fallimento della propria impresa, tiene le scritture contabili in modo tale da rendere impossibile o estremamente difficile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari (bancarotta fraudolenta documentale a dolo generico), oppure sottrae, distrugge od omette in tutto o in parte le scritture contabili, al fine di arrecare pregiudizio ai creditori o procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto (bancarotta fraudolenta documentale a dolo specifico). La distinzione tra le due fattispecie risiede nell'elemento soggettivo: nel primo caso è sufficiente il dolo generico, consistente nella consapevolezza e volontà di tenere le scritture in modo da impedire la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari; nel secondo caso è richiesto il dolo specifico, ossia la finalità di arrecare pregiudizio ai creditori o procurare un ingiusto profitto. La condotta di omessa tenuta delle scritture contabili, pur potendo integrare la fattispecie di bancarotta fraudolenta documentale a dolo specifico, non rientra nella condotta di tenuta irregolare delle stesse a dolo generico, che presuppone il rinvenimento e l'esame delle scritture da parte degli organi fallimentari. Ai fini della configurabilità del reato, è necessario che il giudice specifichi quali siano le scritture contabili tenute in modo decettivo ovvero omesse, motivando in ordine all'impossibilità di ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari, ovvero all'intento di arrecare pregiudizio ai creditori o procurare un ingiusto profitto. Non è sufficiente la mera constatazione dello stato delle scritture o la generica affermazione della volontà di occultare la situazione contabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BELMONTE T. Maria - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Roma emessa in data 10/01/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Rossella Catena, all'udienza del 18/01/2023;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Giordano Luigi, che, nel riportarsi alle conclusioni gia' rassegnate per iscritto, ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito l'a…

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