Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20209 del 11 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20209PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia, costringe la vittima a compiere un atto di disposizione patrimoniale, procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto con corrispondente danno per la persona offesa. L'ingiusto profitto può consistere non solo in un vantaggio economico diretto, ma anche in qualsiasi utilità, anche non patrimoniale, che l'autore intenda conseguire e che non si colleghi ad un diritto ovvero sia perseguito con uno strumento antigiuridico o con uno strumento legale ma avente uno scopo tipico diverso. Pertanto, integra il delitto di estorsione la condotta di chi, mediante minaccia, costringe il dipendente a sottoscrivere buste paga riportanti retribuzioni mai effettivamente corrisposte, al fine di procurare all'azienda un vantaggio probatorio in un eventuale futuro contenzioso, in assenza di un diritto a tale risultato. La minaccia può consistere non solo nella prospettazione di un male ingiusto, ma anche nell'abuso di un diritto, qualora l'agente lo eserciti per uno scopo diverso da quello per cui è riconosciuto e tutelato dall'ordinamento. Tuttavia, il reato di estorsione si prescrive in dodici anni e sei mesi, termine che, nel caso di specie, è maturato prima della pronuncia della sentenza di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI E. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. PERROTTI Massim - Consigliere

Dott. LEOPIZZI A - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/10/2021 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALESSANDRO LEOPIZZI;
sentite le richieste del PG Dr. BALDI FULVIO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), per il ricorrente, che si e' riportato ai motivi, chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata;
udito l'avv. (OMISSIS), per il ricorrente, c…

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