Consiglio di Stato sentenza n. 5352 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:5352SENT

Massima

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Il mancato adempimento da parte dell'amministrazione di un decreto giurisdizionale definitivo che condanna al pagamento di una somma a titolo di equa riparazione per eccessiva durata del processo (c.d. legge Pinto) non può essere giustificato sulla base di un'interpretazione formale e restrittiva delle modalità di pagamento previste dalla legge, in quanto ciò contrasterebbe con la ratio della normativa, volta a garantire la pronta soddisfazione del credito riconosciuto. Pertanto, la procura speciale conferita al legale rappresentante del creditore per il ricevimento del pagamento, anche per importi superiori a 1.000 euro, è idonea a sostituire le dichiarazioni personali del creditore previste dalla legge, non essendo ammissibile un'applicazione meramente formale di tali disposizioni che potrebbe rendere più complessa e onerosa la realizzazione del diritto già accertato in via definitiva.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/05/2023

N. 05352/2023REG.PROV.COLL.

N. 09855/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9855 del 2022, proposto dai signori Alessandro De Sieno, Bernardino Cenci, Massimo Sementilli, Walter De Sieno, Mirella Compagnone, Fabrizio Belocchi, Patrizia Bruno, Giovanna Troiani, Angela Ferrazzi, Angela Mariotti, Antonio Nardi, Angelo Screpante, Francesco Sernia, Angela Calabrese, Anna Benedetti, Mario Sbandi, Vittorio Torrini, Teresa Simonelli, rappresentati e difesi dall'avvocato Bruno Forte, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativ…

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