Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9880 del 7 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:9880PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La mancata assunzione dell'esame dell'imputato in sede dibattimentale, pur se ritualmente richiesto dalla difesa e ammesso dal primo giudice, non determina alcuna nullità o compromissione del diritto di difesa, qualora l'imputato abbia comunque avuto la possibilità di rendere dichiarazioni spontanee nel corso del giudizio di appello. Infatti, in caso di volontaria assenza dell'imputato all'udienza fissata per il suo esame, la mancata rinnovazione di tale atto non è suscettibile di determinare nullità o menomazione del diritto di difesa, atteso che l'imputato può comunque avvalersi della facoltà di rendere dichiarazioni spontanee e di domandare per ultimo la parola in sede di discussione. Inoltre, l'assenza dei presupposti della scriminante della legittima difesa impedisce di ravvisare l'eccesso colposo, il quale si caratterizza per l'erronea valutazione del pericolo e dell'adeguatezza dei mezzi usati. Parimenti, l'accettare o il portare una sfida per la risoluzione di una contesa o per dare sfogo a un risentimento, impedisce l'applicazione della circostanza attenuante della provocazione, in quanto tale comportamento è considerato illecito. Infine, il diniego delle circostanze attenuanti generiche è adeguatamente motivato quando il giudice di merito faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, senza necessità di prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. MICCOLI ((omissis)) -Presidente

Dott. ROMANO Michele -Consigliere

Dott. PILLA Egle -Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo -Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela -Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
CA.SA. nato a V il (omissis)
avverso la sentenza del 15/12/2022 della CORTE APPELLO di CATANIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA BIFULCO;
udito il Sostituto Procuratore generale ((omissis)), la quale ha chiesto pronunciarsi l'inammissibilità del ricorso.
udito il difensore dell'imputato, Avv. ((omissis)).Sa. del foro di CATANIA, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. È oggetto di ricorso la sentenza del 15 dicembre 2022, con cui la Corte d'appel…

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