Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19159 del 8 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19159PEN

Massima

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Il procedimento di esecuzione penale può essere attivato soltanto su impulso di parte, ovvero su richiesta del Pubblico Ministero, dell'interessato o del suo difensore, ai sensi dell'art. 666 c.p.p. Il giudice dell'esecuzione non può procedere d'ufficio, al di fuori delle ipotesi di applicazione di amnistia o indulto, pena la nullità insanabile del provvedimento adottato. L'interessato, ai fini della legittimazione a proporre l'incidente di esecuzione, è qualsiasi soggetto che abbia partecipato o meno al giudizio di cognizione e sia titolare di situazioni giuridiche soggettive alle quali potrebbe derivare un vantaggio o un pregiudizio in seguito al consolidamento o alla rimozione di un determinato deliberato. Nel caso in cui l'impulso provenga da un ente amministrativo, come l'Agenzia delle Entrate Riscossione, e non dal condannato o dal Pubblico Ministero, il giudice dell'esecuzione è privo di legittimazione a procedere e il provvedimento emesso è nullo. La prescrizione del credito relativo a una cartella esattoriale emessa per l'esecuzione di una pena pecuniaria può essere dichiarata solo su istanza dell'interessato o del Pubblico Ministero, non d'ufficio dal giudice dell'esecuzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CURAMI Micaela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA presso il TRIBUNALE di IMPERIA;
avverso l'ordinanza del 04/11/2022 del GIP del Tribunale di Imperia in funzione di giudice dell'esecuzione;
emessa nel procedimento a carico di
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Micaela Serena CURAMI;
lette le richieste del Sostituto Procuratore generale, Dott. CIMMINO Alessandro, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATT…

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