Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20376 del 12 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20376PEN

Massima

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La circostanza aggravante della esposizione alla pubblica fede di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p. sussiste nel caso di danneggiamento di parti di un'autovettura, anche se compiuto alla presenza del proprietario, qualora l'agente abbia fatto affidamento sull'ordinaria impossibilità del titolare del bene di sorvegliare costantemente la cosa propria, in ragione delle circostanze concrete in cui il fatto è stato realizzato. Ai fini della configurabilità di tale aggravante, non rileva che la presenza del proprietario sul luogo del reato sia stata determinata dalla necessità di sottrarsi all'aggressione perpetrata dall'imputato, in quanto tale circostanza rende evidente l'impossibilità per il titolare del bene di esercitare un'effettiva e continua vigilanza sul medesimo. Inoltre, il principio di legalità della pena non è violato quando, in presenza di un concorso di reati puniti con sanzioni eterogenee per i quali sia riconosciuto il vincolo della continuazione, l'aumento di pena per il reato "satellite" di competenza del giudice di pace, sanzionato in via alternativa con pena equiparata a quella detentiva ai sensi dell'art. 58 del d.lgs. n. 274 del 2000, venga effettuato mediante l'aumento della pena detentiva del reato più grave. Infine, la motivazione sulla sussistenza della recidiva facoltativa può essere anche implicita o succinta, purché dia conto del fatto che la condotta costituisce significativa prosecuzione di un processo delinquenziale già avviato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/06/2022 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GUARDIANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIORDANO LUIGI.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Torino, in parziale riforma della sentenza con cui il tribunale di Biella, in data 19.3.2019, aveva condan…

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