Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In materia di tassa sui rifiuti (TARI), grava sul contribuente l'onere di provare la sussistenza delle condizioni per beneficiare del diritto ad ottenere una riduzione della superficie tassabile o l'esenzione dal tributo, costituendo tale beneficio un'eccezione alla regola generale del pagamento del tributo da parte di tutti coloro che occupano o detengono immobili nelle zone del territorio comunale. Pertanto, la mancata istituzione o mancata attivazione del servizio di gestione dei rifiuti speciali da parte del Comune deve essere provata dal contribuente che intende far valere tale circostanza per l'annullamento dell'atto impositivo, non essendo sufficiente la mera produzione di istanze presentate all'ente locale per sollecitare l'attivazione del servizio. Il giudicato esterno formatosi in relazione ad una precedente annualità di imposta non può avere efficacia espansiva su una successiva annualità, atteso che l'accertamento irrevocabile del giudice di merito circa la carente effettuazione del servizio di smaltimento dei rifiuti speciali da parte dell'ente locale non ha carattere permanente nel tempo, ben potendo essere raggiunta la prova che il Comune abbia successivamente istituito ed attivato il servizio di gestione dei rifiuti speciali.