Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25529 del 13 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25529PEN

Massima

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Il conferimento di denaro dalla ditta individuale fallita alla società di cui l'imprenditore individuale detenga una parte delle quote integra distrazione rilevante ai fini del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, poiché tale operazione determina l'incremento di valore in percentuale delle quote non soltanto dell'imputato, ma anche delle ulteriori quote non di sua proprietà, sicché l'aumento del suo patrimonio personale è solo parziale e comunque inferiore al valore della corrispondente somma di denaro sottratta dalle casse della fallita senza giustificazione, in un momento di dissesto già conclamato. Ciò anche qualora le diverse società dell'imputato e dei suoi familiari facciano parte di un medesimo gruppo, in assenza di una concreta e fondata prevedibilità di vantaggi compensativi per la società apparentemente danneggiata. Il reato di bancarotta fraudolenta documentale per fraudolenta tenuta delle scritture contabili è configurabile a titolo di dolo generico, senza necessità della prova del dolo specifico di recare pregiudizio ai creditori, essendo sufficiente l'accertamento di una serie di omissioni e falsificazioni contabili che rendano difficile la ricostruzione del patrimonio della fallita. La revoca della sospensione condizionale della pena può essere disposta solo se la condanna per il delitto anteriormente commesso sia divenuta irrevocabile dopo il passaggio in giudicato della sentenza che ha concesso il beneficio e prima della scadenza dei termini di durata dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO Giuseppe - Presidente

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/11/2021 della CORTE APPELLO di BRESCIA; visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MATILDE BRANCACCIO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale PERLA LORI;
che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza della Corte d'Appello di Brescia impugnata, in parziale riforma della decisione di primo grado, emessa all'esito…

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