Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26313 del 19 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26313PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravato dal trattamento degradante dei migranti e dall'utilizzo di servizi internazionali di trasporto, costituisce reato grave che comporta una significativa pena detentiva, anche in caso di confessione stragiudiziale dell'imputato e di riconoscimento da parte di più testimoni. La soppressione di cadavere, consistente nell'occultamento definitivo del corpo della vittima in modo da renderne probabile il mancato rinvenimento, integra un reato distinto e più grave rispetto all'occultamento temporaneo del cadavere. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato dalla particolare gravità del fatto, dalle condizioni degradanti in cui i migranti erano costretti a viaggiare e dalla pericolosità sociale dell'imputato, anche in assenza di precedenti penali. Tuttavia, l'aggravante relativa all'utilizzo di servizi internazionali di trasporto deve essere esclusa a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale della relativa previsione normativa, con conseguente rideterminazione della pena finale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/04/2022 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VINCENZO GALATI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LOY MARIA FRANCESCA, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 19 aprile 2022 la Corte di appello di Bologna ha confermato que…

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