Il contratto di appalto per il rifacimento delle componenti in legno della tuga di uno yacht può essere risolto per inadempimento del contraente, qualora quest'ultimo, nonostante la diffida ad adempiere, non esegua l'opera commissionata entro il termine congruo assegnato. In tal caso, il committente ha diritto alla restituzione dell'acconto versato, senza che il contraente inadempiente possa pretendere alcun compenso per le opere parzialmente eseguite, salvo il caso in cui il committente si sia effettivamente giovato di tali prestazioni. Il danno da mancato godimento del bene, tuttavia, non è risarcibile ove non sia provata la perdita di specifici proventi o l'effettiva necessità di sostenere spese per procurarsi un mezzo sostitutivo, non essendo sufficiente la mera allegazione dell'impedimento all'utilizzo dell'imbarcazione per attività ricreative o promozionali. La risoluzione del contratto per inadempimento comporta la retroattività degli effetti, con conseguente obbligo di restituzione delle prestazioni eseguite, salvo il diritto del committente al risarcimento del danno emergente effettivamente provato.