Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6359 del 15 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6359PEN

Massima

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Il sequestro preventivo impeditivo di un bene, quale misura cautelare reale, richiede la sussistenza di un periculum in mora concreto e attuale, che deve essere dimostrato con ragionevole certezza, non essendo sufficiente il riferimento a meri elementi ipotetici o congetturali. In particolare, il pericolo di un'eventuale alienazione del bene da parte del terzo proprietario deve essere ancorato a dati obiettivi, quali l'esistenza di trattative in corso o il conferimento di un mandato a vendere, non potendo basarsi su mere possibilità astratte. Analogamente, il possibile condizionamento dell'amministratore della società proprietaria da parte dell'indagato deve trovare riscontro in elementi concreti e attuali, non essendo sufficiente il mero richiamo a rapporti di parentela o di controllo societario. In assenza di tali presupposti, il sequestro preventivo impeditivo non può essere legittimamente disposto, dovendosi ordinare la restituzione del bene all'avente diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) S.R.L.;
avverso l'ordinanza del 13/04/2022 del TRIB. LIBERTA' di ASTI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TOSCANI EVA;
sentite le conclusioni dell'Avvocato Generale, Dott. GAETA PIETRO, che conclude chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di TORINO in difesa di:
(OMISSIS) S.R.L. che conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in preambol…

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