Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25183 del 12 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25183PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'applicabilità del reato continuato, deve accertare l'esistenza di un disegno criminoso unitario, desumibile non da un programma delinquenziale generico, ma dalla individuazione, fin dalla commissione del primo episodio, di tutti i successivi reati, almeno nelle loro connotazioni fondamentali, con deliberazione di carattere non meramente occasionale. A tal fine, rilevano elementi quali l'unitarietà del contesto e della spinta a delinquere, la brevità del lasso temporale tra i diversi episodi, l'identità della natura dei reati, l'analogia del modus operandi e la costante compartecipazione dei medesimi soggetti. Tuttavia, la mera contiguità spazio-temporale ed il nesso funzionale tra le diverse fattispecie incriminatrici non sono sufficienti a integrare il requisito dell'unicità del disegno criminoso, qualora emerga l'occasionalità dei reati successivi rispetto a quelli cronologicamente anteriori. Inoltre, la limitata capacità di intendere e di volere del condannato, pur rilevante ai fini della dosimetria della pena, non costituisce di per sé elemento unificatore delle condotte, ove non risulti incidente sulla determinazione a delinquere e sulla programmazione unitaria dei reati. In definitiva, il giudice dell'esecuzione deve procedere ad una valutazione complessiva e ponderata di tutti gli indici rivelatori dell'unicità del disegno criminoso, senza attribuire rilievo a meri elementi generici o occasionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/09/2022 del TRIBUNALE di LATINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere CARMINE RUSSO;
lette le conclusioni del PG, Ettore Pedicini, che ha chiesto la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa il 21 settembre 2022, il Tribunale di Latina, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato l'istanza avanzata nell'interesse di (OMISSIS) di applicazione della disciplina dell…

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