Il Sindaco, quale ufficiale di governo, ha il potere-dovere di adottare provvedimenti contingibili e urgenti, ai sensi dell'art. 54 TUEL, per prevenire e eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica, anche in presenza di situazioni di pericolo note da tempo, purché permanga l'urgenza di intervenire per scongiurare il concreto rischio di verificazione dell'evento dannoso. L'omissione ingiustificata di tali provvedimenti, di cui il Sindaco abbia consapevolezza, integra il reato di omissione di atti d'ufficio ex art. 328 c.p., essendo sufficiente il dolo generico, ovvero la coscienza e volontà di non compiere l'atto doveroso. Ai fini della responsabilità per il reato di cui all'art. 586 c.p., è necessaria la colpa in concreto dell'agente, valutata secondo il criterio della prevedibilità ed evitabilità dell'evento non voluto, in base al comportamento che sarebbe stato tenuto da un agente modello nella stessa situazione concreta, senza che l'imprudenza della vittima possa interrompere il nesso causale, se rientrante nel rischio che la condotta doverosa avrebbe dovuto evitare.