Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17824 del 28 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17824PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura anche in presenza di un numero limitato di episodi molesti, purché questi siano caratterizzati da una condotta reiterata e sistematica, idonea a cagionare un perdurante e grave stato di ansia e di paura nella vittima, compromettendone in modo significativo la qualità di vita. A tal fine, non è necessaria la puntuale indicazione del luogo e della data di ogni singolo episodio, essendo sufficiente la descrizione in sequenza dei comportamenti tenuti, la loro collocazione temporale di massima e le conseguenze per la persona offesa. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla coscienza e volontà di porre in essere una condotta idonea a creare un perdurante e grave stato di ansia e di paura nella vittima, a prescindere dalla specifica finalità persecutoria. Il danno alla vittima, quale evento del reato, può essere desunto dalle dichiarazioni della stessa, che riferiscano di aver temuto per la propria incolumità e di aver modificato le proprie abitudini di vita a causa dei comportamenti dell'imputato. La reiterazione delle condotte e i precedenti penali dell'imputato, sintomatici della sua capacità a delinquere, possono ostare all'applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/02/2022 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE MARZO GIUSEPPE;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore Generale, Dott. SERRAO D'AQUINO Pasquale, il quale ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso, nonche' note scritte nell'interesse del ricorrente con le quali si insiste per l'accoglimento …

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