Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9985 del 9 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9985PEN

Massima

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La confisca per sproporzione ex art. 240-bis c.p. è una misura di sicurezza patrimoniale che consente di confiscare i beni di cui il condannato per taluni gravi reati non possa giustificare la provenienza e che risultino di valore sproporzionato rispetto al suo reddito dichiarato o alla sua attività economica. Tale confisca, che può essere disposta anche in sede esecutiva, si fonda su una presunzione relativa di illecita accumulazione di ricchezza da parte del condannato, la cui responsabilità per il reato-spia costituisce indice presuntivo della commissione di ulteriori attività illecite. L'accertamento della sproporzione deve essere effettuato con riferimento al momento dell'acquisto di ciascun bene, verificando la mancanza di una giustificazione credibile circa la provenienza della provvista, nel rispetto del criterio di ragionevolezza temporale tra il reato-spia e l'acquisizione del bene. Ove non sia possibile confiscare i beni direttamente riconducibili all'illecito arricchimento, il giudice può disporre la confisca per equivalente di altri beni di legittima provenienza, nella disponibilità di fatto del condannato o di suoi familiari, per un valore corrispondente. Tale disciplina, pur comportando una semplificazione probatoria a carico dell'accusa, è compatibile con i principi costituzionali e convenzionali, in quanto la presunzione di illecita provenienza dei beni è relativa e può essere superata dalla prova contraria fornita dal condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI E. Maria - rel. Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/12/2021 del TRIBUNALE di SANTA MARIA CAPUA VETERE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MOROSINI Elisabetta;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa PICARDI Antonietta, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Santa Mari…

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