Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16952 del 20 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16952PEN

Massima

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Il legale rappresentante di una società di capitali, in mancanza di uno specifico divieto statutario o assembleare, può esercitare il diritto di querela a tutela dell'immagine e della reputazione della società, in quanto tale attività rientra nei poteri di gestione e rappresentanza conferiti per il raggiungimento degli scopi sociali. Il diritto di critica, anche se riferito all'ambiente sindacale, non può tuttavia giustificare l'utilizzo di espressioni particolarmente offensive e gratuitamente aggressive, che travalicano i limiti della continenza e della pertinenza, configurando il reato di diffamazione. La gravità della condotta, valutata in base alle modalità offensive del contenuto del post e alla sua diffusione in rete, esclude l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/11/2021 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Rosaria Giordano;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, ANDREA VENEGONI, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni della parte civile costituita.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte d'Appello di Bologna confermava la sentenza di condanna di primo grado nei confronti del ricorrente.

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