Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20619 del 15 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20619PEN

Massima

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Il reato di peculato si configura quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio si appropria o distrae denaro o altra cosa mobile di cui abbia il possesso o la disponibilità per ragioni del suo ufficio o servizio. Perché sussista il peculato, è necessario che il pubblico agente abbia impiegato le risorse di cui aveva la disponibilità per finalità private, traendone un vantaggio personale. Non è invece configurabile il peculato quando la disposizione di risorse pubbliche avvenga per finalità diverse da quelle specificamente previste, ma pur sempre nell'ambito delle attribuzioni del ruolo istituzionale svolto dall'agente pubblico, in quanto in tale caso permane la connessione tra la res e il dominus e, quindi, la legittimità del possesso. Pertanto, affinché possa configurarsi il peculato, è necessario che il pubblico agente abbia impiegato le risorse pubbliche di cui aveva la disponibilità per il soddisfacimento di finalità private e individuali, traendone un vantaggio personale, mentre non integra il peculato la mera destinazione di tali risorse a finalità diverse da quelle specificamente previste, ma pur sempre rientranti nell'ambito delle attribuzioni istituzionali dell'agente pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. VIGNA M.Sabina - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Torino l'11/04/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Pietro Silvestri;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Ettore Pedicini, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per essersi il reato estinto per prescrizione;
lette le conclusioni dell'avv. (OMISSIS), difensore dell…

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