Cassazione civile Sez. II sentenza n. 12644 del 10 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12644CIV

Massima

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Il comproprietario di un bene comune condominiale, come il terrazzo di copertura di un edificio, può usucapire la quota di proprietà comune solo dimostrando di averne goduto in modo inconciliabile con la possibilità di godimento da parte degli altri condomini, ai sensi dell'art. 1102 c.c., comma 2. Pertanto, la realizzazione di un manufatto sul terrazzo comune, che alteri in modo significativo l'aspetto architettonico dell'edificio, costituisce una violazione del diritto di pari uso degli altri condomini e legittima la richiesta di rimozione del manufatto, anche in assenza di una prova rigorosa dell'usucapione da parte del condomino costruttore. Il giudice di merito, nel valutare la lesione del decoro architettonico, può disattendere le conclusioni della consulenza tecnica d'ufficio, sostituendole con proprie valutazioni tecniche, purché adeguatamente motivate. La nozione di "aspetto architettonico" di cui all'art. 1127 c.c., comma 3, è distinta da quella di "decoro architettonico" di cui agli artt. 1120, comma 4, 1122, comma 1, e 1122-bis c.c., ma le due nozioni sono strettamente complementari, sicché anche l'intervento edificatorio in sopraelevazione deve rispettare lo stile del fabbricato, senza recare una rilevante disarmonia al complesso preesistente. Il giudizio relativo all'impatto della sopraelevazione sull'aspetto architettonico dell'edificio va condotto esclusivamente in base alle caratteristiche stilistiche visivamente percepibili dell'immobile condominiale, e verificando altresì l'esistenza di un danno economico valutabile, mediante indagine di fatto demandata al giudice del merito, il cui apprezzamento sfugge al sindacato di legittimità, se congruamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNA Felice - Presidente

Dott. CARRATO Aldo - Consigliere

Dott. FALASCHI Milena - rel. Consigliere

Dott. SCARPA Antonio - Consigliere

Dott. AMATO Cristina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 6346-2018 proposto da:
(OMISSIS), e (OMISSIS), rappresentate e difese, giusta procura speciale in calce al ricorso, dall'avvocato (OMISSIS), ed elettivamente domiciliate in (OMISSIS), presso lo studio del difensore;
- ricorrenti -
contro
(OMISSIS) s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS), come da procura speciale notarile Dott. (OMISSIS) rep. n. (OMISSIS) ed elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio del difensore;
- controricorr…

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