La corruzione attiva e la turbativa d'asta possono essere contestate in modo unitario, purché la descrizione del fatto in imputazione consenta all'imputato di esercitare adeguatamente il diritto di difesa. Tuttavia, l'omessa indicazione della specifica procedura amministrativa oggetto della condotta corruttiva e turbativa, quando essa non sia menzionata nel capo di imputazione, comporta la nullità della pronuncia di condanna per tale addebito, in quanto il giudice non può ampliare il perimetro dell'accusa oltre i limiti fissati nell'imputazione. L'aggravante dell'uso di armi, pur potendo essere contestata in fatto senza l'indicazione degli estremi normativi, richiede una descrizione chiara e precisa del nesso funzionale tra l'utilizzo dell'arma e la realizzazione della minaccia, al fine di garantire il diritto di difesa dell'imputato. L'esclusione di tale aggravante per difetto di contestazione comporta la derubricazione del reato e la declaratoria di prescrizione, ove i nuovi termini siano già maturati.