Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25028 del 9 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25028PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il vizio di travisamento della prova, deducibile in sede di legittimità ai sensi dell'art. 606 comma 1 lett. e) c.p.p., concerne esclusivamente l'errore c.d. "revocatorio", che si traduce nell'utilizzo di una prova inesistente per effetto di una errata percezione di quanto riportato dall'atto istruttorio. Non è invece prospettabile una rivalutazione del significato probatorio delle dichiarazioni o delle intercettazioni, salvo che non emerga una palese e non controvertibile difformità tra i risultati obiettivamente derivanti dall'assunzione della prova e quelli che il giudice di merito ne abbia inopinatamente tratto. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se questa è logicamente e coerentemente motivata, anche in relazione alla prova indiziaria, la cui valutazione deve avvenire in modo unitario e complessivo, senza parcellizzazioni, verificando la gravità, precisione e concordanza degli indizi, alla luce del principio dell'oltre ogni ragionevole dubbio. Quando il giudice di merito, con motivazione logica e coerente, abbia escluso la responsabilità dell'imputato per insufficienza di prove, ai sensi dell'art. 530 comma 2 c.p.p., il giudice di legittimità non può sindacare tale valutazione, se non nei limiti di una palese illogicità o contraddittorietà della motivazione. Infine, l'imputato assolto con la formula "perché il fatto non costituisce reato" non ha interesse a impugnare la sentenza per ottenere una diversa formula assolutoria, in quanto la prima consente comunque alla parte civile di far valere le proprie ragioni in sede civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. BELMONTE T.Maria - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS) nato a (OMISSIS);
- Procuratore generale preso la corte d'appello nel procedimento a carico di:
- (OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
inoltre:
BANCA UNICREDIT, parte civile mìnoin rirorrente;
ASSOCIAZIONE (OMISSIS)" parte civile non ricorrente;
PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI - MINISTERO INTERNO, parte civile non ricorrente.
avverso la sentenza del 29/09/2020 della CORTE APPELLO di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugn…

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