Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16931 del 20 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16931PEN

Massima

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Il compenso del liquidatore di una società, deliberato dall'assemblea dei soci, non integra di per sé il reato di bancarotta fraudolenta distrattiva, salvo che non emerga la palese sproporzione dell'importo rispetto all'attività svolta, in assenza di una congrua motivazione che evidenzi gli elementi fattuali su cui si fonda tale valutazione. Infatti, il liquidatore è un creditore della società, che ha diritto a un congruo compenso per l'attività professionale svolta, in conformità alle previsioni di legge che riservano all'assemblea la determinazione dei relativi poteri e compensi. Pertanto, l'autoliquidazione di somme a proprio favore, ove deliberate dall'assemblea, altera la par condicio creditorum ma non integra il reato di bancarotta fraudolenta distrattiva, salvo che l'importo risulti sproporzionato all'attività svolta, circostanza che deve essere adeguatamente motivata dal giudice di merito sulla base di concreti elementi fattuali, senza presunzioni o argomentazioni apoditiche. Inoltre, la mancata opposizione della curatela fallimentare al pagamento del compenso, pur in presenza di una situazione di dissesto della società, costituisce un elemento rilevante da valutare ai fini della corretta qualificazione giuridica del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE T. Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/10/2021 della CORTE di APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Maria Teresa BELMONTE;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale, VENEGONI Andrea, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.
Udito l'avv. (OMISSIS) che rileva il difetto di motivazione della sentenza impugnat…

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