Il nesso causale tra l'esposizione all'amianto e l'insorgenza del mesotelioma pleurico può essere accertato sulla base di leggi scientifiche di copertura di natura statistica, le quali, pur non avendo carattere di universalità, rappresentano un grave indizio a sostegno del nesso eziologico, la cui rilevanza è rapportata alla significatività dei dati e alla persuasività degli studi su cui si fondano. Il giudice, nel valutare l'attendibilità di tali leggi scientifiche, deve verificare: l'ampiezza, la rigorosità e l'oggettività della ricerca; il grado di consenso che la tesi raccoglie nella comunità scientifica; l'identità, l'autorevolezza e l'indipendenza del soggetto che gestisce la ricerca. In assenza di fattori causali alternativi, plausibilmente dimostrati, il giudice può ritenere provato il nesso causale tra l'esposizione all'amianto e l'evento lesivo, anche sulla base di leggi statistiche, purché adeguatamente motivate. Il giudice non è tenuto a nominare un collegio peritale quando la tesi scientifica accolta, pur non essendo l'unica possibile, risulta la più affidabile sulla base di un'approfondita valutazione delle risultanze istruttorie, senza necessità di ulteriori accertamenti.