Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17828 del 28 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17828PEN

Massima

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Il reato di bancarotta preferenziale si configura quando il fallito, in violazione della par condicio creditorum, compie atti di disposizione del proprio patrimonio che alterano l'ordine legale di soddisfazione dei creditori, anche se tali atti siano volti a salvaguardare la continuità aziendale o a evitare il fallimento. Tuttavia, perché ricorra il dolo specifico richiesto per tale reato, è necessario che l'agente abbia agito con la finalità di recare un vantaggio a uno o più creditori, accettando la eventualità di un danno per gli altri creditori secondo lo schema del dolo eventuale, non essendo sufficiente la mera consapevolezza di tale effetto pregiudizievole. Pertanto, il giudice deve motivare in modo adeguato sulla sussistenza dell'elemento soggettivo, non potendo desumerlo automaticamente dalla mera constatazione dell'alterazione della par condicio creditorum.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia R. A. - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/07/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI FRANCOLINI;
uditi in pubblica udienza il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione PERLA LORI, che ha chiesto il rigetto del ricorso, e per il ricorrente l'avvocato (OMISSIS), che ha chiesto di rimettere il procedimento alle Sezioni Unite …

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