Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21404 del 18 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21404PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, caratterizzata da una struttura gerarchica e da un vincolo di affiliazione, comporta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e della presunzione assoluta di adeguatezza di tale misura, non superabili in assenza di elementi idonei a dimostrare l'intervenuto recesso dell'indagato dal contesto associativo. Inoltre, l'aggravante della finalità di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso è configurabile in relazione a condotte di indebita erogazione di prestiti e finanziamenti, qualora emerga in modo plausibile a livello indiziario il collegamento tra tali condotte e il sostegno economico alla consorteria criminale, anche attraverso la vicinanza dell'indagato ai vertici dell'organizzazione. La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, nonché dell'aggravante della finalità di agevolare l'attività mafiosa, deve essere effettuata sulla base di una motivazione logica e adeguata, che dia conto degli elementi probatori acquisiti, senza che possano essere accolte censure meramente generiche da parte della difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPOZZI Angelo - Presidente

Dott. GALLUCCI Enrico - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro del 27/09/2022;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Enrico Gallucci;
lette le conclusioni scritte del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Piccirillo Raffaele, che ha chiesto che il ricorso venga accolto in riferimento alla contestazione sub capo 20) della circostanza aggravante della mafiosita', con conseguente …

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