Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le somme dovute a titolo di pensione, indennità che tengono luogo di pensione o altri assegni di quiescenza sono soggette a un regime di parziale impignorabilità, in quanto volte a garantire al pensionato i mezzi adeguati alle proprie esigenze di vita, in attuazione dell'articolo 38 della Costituzione e dell'articolo 34, comma 3, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Nello specifico, tali somme sono assolutamente impignorabili fino alla concorrenza della misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà, mentre sono pignorabili nei limiti di un quinto per la parte eccedente tale importo, salvo il caso di concorso di crediti alimentari, che ne consente la pignorabilità fino alla metà. Tale regime di parziale impignorabilità opera a prescindere dal momento dell'accredito delle somme sul conto corrente del pensionato, superando il principio di "confusione" conseguente all'accredito, in quanto la normativa mira a tutelare le esigenze di vita del debitore esecutato.