Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4214 del 1 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:4214PEN

Massima

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Il reato di realizzazione o gestione di discarica non autorizzata si configura quando vi sia l'accumulo, anche non sistematico ma comunque non occasionale, di rifiuti di varia natura e provenienza in una determinata area, con tendenziale carattere di definitivita', in considerazione delle quantità considerevoli degli stessi e dello spazio occupato, a prescindere dall'esistenza di attività di trasformazione, recupero o riciclo. Ai fini della qualificazione della condotta come discarica abusiva, piuttosto che come deposito incontrollato di rifiuti, rilevano elementi quali l'eterogeneità dell'ammasso dei beni accantonati, la condizione di degrado, anche tendenziale, dello stato dei luoghi per effetto della presenza dei materiali promiscui, pericolosi e non pericolosi, con tracce di ruggine e con erbacce, non rimossi e accumulati indistintamente, con evidente dismissione senza possibilità di riutilizzo. La classificazione di un oggetto come rifiuto ai sensi della normativa ambientale può fondarsi anche su elementi probatori diversi da accertamenti tecnici, come dichiarazioni testimoniali, rilievi fotografici o esiti di ispezioni e sequestri, senza necessità di specifiche indagini da parte di enti specializzati. Il diniego della sospensione condizionale della pena può essere motivato sulla base della reiterazione delle condotte illecite e della mancata bonifica del terreno interessato, nonostante l'imposizione di tale obbligo, indici di una negativa prognosi di non recidivanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/1/2022 della Corte d'appello di Cagliari, Sezione staccata di Sassari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso, trattato ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Giovanni Liberati;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cuomo Luigi, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.<…

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