Il regolamento di condominio predisposto dall'originario unico proprietario dell'edificio vincola i successivi acquirenti delle singole unità immobiliari solo se richiamato ed approvato nei relativi atti di acquisto, in modo da farne parte integrante del loro contenuto. In assenza di tale richiamo e approvazione, il regolamento non è opponibile a tutti i condomini e non può essere utilizzato per determinare la ripartizione delle spese condominiali, le quali devono essere effettuate secondo i criteri legali di cui agli articoli 1123 e seguenti del codice civile. Tuttavia, il giudice di rinvio, nel riesaminare le questioni dichiarate assorbite dalla sentenza di cassazione, non può mettere in discussione i principi e le ragioni su cui si fonda tale declaratoria di assorbimento, dovendo pronunciarsi sulle domande riproposte dalla parte ricorrente, nei limiti dell'oggetto del processo sottratto alla formazione progressiva del giudicato. Ove la parte abbia richiamato nell'atto di riassunzione tutte le domande formulate nella precedente fase di merito, il giudice di rinvio è tenuto a pronunciarsi su di esse, senza poter ritenere precluse le questioni dichiarate assorbite dalla sentenza di cassazione.