Il delitto di riciclaggio di cui all'art. 648-bis c.p. è configurabile sia nella forma consumata che nella forma tentata, in quanto la fattispecie non costituisce un reato a consumazione anticipata, ma si caratterizza per la presenza di condotte positive volte ad ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa di denaro, beni o altre utilità. Pertanto, il tentativo è astrattamente configurabile in tutte le ipotesi in cui l'azione, pur connotata da idoneità ed univocità, non abbia raggiunto l'esito di un concreto ed effettivo intralcio all'identificazione della provenienza del bene. La consumazione del reato si realizza, invece, quando le operazioni di sostituzione, trasferimento o altre attività dirette a dissimulare l'origine illecita del bene abbiano determinato la perdita dei dati identificativi che consentono un diretto e immediato collegamento dello stesso con il proprietario, come la rimozione delle targhe, l'alterazione del numero di telaio, l'asportazione del motore ovvero il completo smontaggio che impedisce di avere contezza dei caratteri distintivi del mezzo. In tali ipotesi, la dispersione delle informazioni che individualizzano il bene e lo rendono tracciabile quanto a costruzione, immatricolazione e proprietà, identifica la consumazione dell'illecito.