Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14637 del 6 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14637PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 321 c.p.p., comma 2-bis, nei procedimenti relativi a delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, non richiede una specifica motivazione in ordine al periculum in mora, essendo sufficiente la sussistenza del fumus del reato e della confiscabilità del bene. Tuttavia, il giudice deve fornire adeguata motivazione in ordine alla congruità delle somme oggetto di sequestro rispetto agli addebiti contestati all'indagato, tenendo conto anche delle deduzioni difensive sulla provenienza di parte di tali somme da elargizioni lecite. Inoltre, il giudice dell'appello cautelare ha l'obbligo di valutare e motivare le ragioni per cui disattende gli elementi di prova a favore dell'indagato raccolti dal difensore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Potenza del 13/09/2022;
visti gli atti e l'ordinanza impugnata;
esaminati i motivi del ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Enrico Gallucci;
lette le conclusioni scritte del Pubblico ministero, in persona del Sostituto procuratore generale Dott. Morosini Piergiorgio, che ha chiesto che il ricorso venga rigettato;
Letta la memoria depositata dal difensore dell'indagato, Avvocato (OMISSIS)…

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