Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1097 del 2024

ECLI:IT:TARTOS:2024:1097SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Piano Attuativo dei Bacini Estrattivi (PABE), in quanto strumento attuativo del Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico (PIT-PPR), costituisce il parametro di riferimento per la valutazione di compatibilità paesaggistica dell'attività estrattiva. A tal fine, il PABE può prevedere l'obbligo di produrre specifici elaborati tecnici, come studi idrogeologici e approfondimenti sul valore paesaggistico-storico-testimoniale dei crinali, senza che ciò comporti un illegittimo aggravamento del procedimento amministrativo, in quanto tali oneri di allegazione sono modulati in relazione alle caratteristiche del singolo intervento estrattivo. Il PABE può altresì disciplinare le condizioni per il rilascio di autorizzazioni estrattive con una riduzione della resa minima, fino a un massimo del 5%, per progetti specifici tesi all'incremento dell'occupazione e allo sviluppo delle lavorazioni in loco in filiera corta connesse ai materiali di estrazione, rinviando a un successivo atto amministrativo generale la definizione dei criteri applicativi, senza che ciò integri un'illegittima indeterminatezza. Inoltre, il PABE può prevedere la possibilità di revocare l'autorizzazione estrattiva in caso di provvedimenti di messa in sicurezza ordinati dalle Autorità competenti, senza che ciò violi la competenza di tali Autorità o il principio di tipicità delle sanzioni. Infine, il dimensionamento complessivo del bacino estrattivo e l'attribuzione delle quantità sostenibili a ciascuna cava devono essere effettuati sulla base di criteri ragionevoli e documentati, come la media delle produzioni pregresse e la stima di una resa percentuale minima di blocchi estratti, senza che ciò comporti un'illegittima penalizzazione di singole attività estrattive. Il PABE può altresì individuare "aree di margine" all'interno dei bacini estrattivi, ove non sono ammesse l'apertura di nuove cave o l'ampliamento di quelle esistenti, salvo varianti a compensazione volumetrica, senza che ciò determini necessariamente un pregiudizio per il futuro sviluppo delle attività estrattive.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/10/2024

N. 01097/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00196/2021 REG.RIC.

N. 00198/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 196 del 2021, proposto da
G.M.C. – Graniti e Marmi Colorati di ((omissis)) & C. s.p.a. –, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

- Comune di Carrara, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
- Regione Toscana, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli av…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.