Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere revocato dal giudice dell'esecuzione solo previa verifica dell'effettiva sussistenza dei presupposti di legge, tra cui l'assenza di cause di estinzione del reato ai sensi dell'art. 445 c.p.p., comma 2, e la documentale conoscenza da parte del giudice della cognizione delle eventuali cause ostative alla concessione del beneficio ai sensi dell'art. 164, ultimo comma, c.p. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, prima di disporre la revoca, deve accertare se i reati per i quali era stata concessa la sospensione condizionale della pena si siano effettivamente estinti per il decorso del termine quinquennale o biennale senza la commissione di ulteriori reati della stessa indole, nonché verificare, attraverso l'acquisizione del fascicolo del giudizio di cognizione, se le cause ostative alla concessione del beneficio fossero o meno documentalmente note al giudice che aveva originariamente concesso la sospensione condizionale della pena. Solo all'esito di tali accertamenti, il giudice dell'esecuzione potrà legittimamente disporre la revoca del beneficio, ove ne ricorrano i presupposti di legge.