Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6338 del 15 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6338PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, pur essendo un reato plurioffensivo che lede l'interesse pubblico alla regolamentazione dei flussi migratori e può mettere a rischio la vita e l'incolumità degli immigrati, non comporta un automatico aggravamento di pena per il solo fatto che sia commesso avvalendosi di servizi internazionali di trasporto. L'utilizzo di tali servizi, infatti, non integra un'autonoma modalità di condotta particolarmente insidiosa o tale da creare speciali difficoltà di accertamento, sicché la previsione di una pena minima di cinque anni e massima di quindici anni di reclusione, solo in ragione di tale circostanza, risulta manifestamente sproporzionata rispetto al disvalore del fatto e contraria ai principi di proporzionalità della pena e di ragionevolezza. Pertanto, l'aggravante prevista dall'art. 12, comma 3, lett. d) del D.Lgs. n. 286/1998 deve essere esclusa, con la conseguente applicazione della sola pena prevista per il reato base di cui al comma 1 dello stesso articolo, salvo la possibilità di riconoscere altre eventuali circostanze aggravanti. La valutazione della collaborazione processuale dell'imputato ai fini del riconoscimento dell'attenuante di cui all'art. 12, comma 3-quinquies del D.Lgs. n. 286/1998 deve tenere conto non solo dell'effettiva volontà di collaborazione e del comportamento univoco in tal senso, ma anche del fatto che il contributo fornito, pur non essendo decisivo per l'accertamento dei fatti, sia comunque risultato utile per fare chiarezza su alcuni aspetti della vicenda e per confermare gli elementi probatori già acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi F. A. - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/09/2016 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TOSCANI EVA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ZACCO FRANCA, che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' di tutti i motivi, fatta eccezione di quello relativo al riconoscimento dell'attenuante di cui all'articolo 62 c.p.…

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