Il costo del lavoro indicato nell'offerta economica di un operatore economico partecipante a una gara pubblica deve essere congruo e sostenibile, in conformità alle previsioni del CCNL applicabile e alle tabelle ministeriali sul costo medio orario del lavoro. L'indicazione separata dei costi della manodopera nell'offerta economica, ai sensi dell'art. 95, comma 10, del d.lgs. n. 50/2016, è finalizzata a consentire alla stazione appaltante la verifica del rispetto dei minimi salariali retributivi e della serietà dell'offerta nel suo complesso. Eventuali scostamenti dalle tabelle ministeriali devono essere adeguatamente giustificati e documentati, senza poter procedere a modifiche sostanziali del costo del lavoro in sede di verifica dell'anomalia dell'offerta. L'offerta che presenti un'incongruità rilevante e non giustificata del costo del lavoro, tale da renderla non sostenibile, deve essere esclusa dalla gara, senza possibilità di riedizione del subprocedimento di verifica dell'anomalia.