Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20931 del 16 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20931PEN

Massima

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Il deposito dell'atto di impugnazione mediante posta elettronica certificata (PEC) è regolato da specifiche disposizioni normative, che prevedono l'inammissibilità dell'impugnazione qualora l'atto sia trasmesso a un indirizzo PEC diverso da quello indicato per l'ufficio che ha emesso il provvedimento impugnato. Pertanto, il mancato rispetto di tali formalità, anche laddove l'atto sia comunque pervenuto all'ufficio competente, comporta l'inammissibilità dell'impugnazione, senza possibilità di sanatoria. Ciò in quanto il legislatore ha inteso disciplinare in modo rigoroso le modalità di deposito degli atti processuali mediante PEC, al fine di garantire la certezza e la regolarità del procedimento. Inoltre, il termine per l'impugnazione decorre dalla data di deposito della sentenza, senza possibilità di differimento o proroga, nemmeno in caso di trasmissione dell'atto a un indirizzo PEC diverso da quello prescritto. Il rispetto delle formalità previste per il deposito degli atti di impugnazione mediante PEC costituisce, pertanto, un requisito essenziale per la validità dell'impugnazione, la cui mancanza determina l'inammissibilità del ricorso, a tutela del principio di regolarità e celerità del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. PACILLI G. Anna R. - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/10/2022 del Tribunale di Rovereto;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Dr. Di Giovine Ombretta;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Pirrelli Francesca Romana, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Rovereto …

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