Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4538 del 2 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:4538PEN

Massima

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Il giudizio di validità di un testamento olografo non può prescindere dalla certezza in ordine al momento preciso della sua redazione, in relazione alle condizioni di salute del testatore, le quali possono essere mutevoli nel tempo. Pertanto, in assenza di elementi probatori certi circa la data di formazione del testamento e la capacità di intendere e di volere del testatore in quel determinato momento, non è possibile affermare con ragionevole certezza l'invalidità del testamento per vizio di volontà, anche in presenza di elementi che possano far presumere una compromissione delle facoltà mentali del testatore in altri periodi. Infatti, la variabilità delle condizioni di salute del testatore e la possibilità di fasi di remissione della patologia non consentono di trarre conclusioni certe sulla sua effettiva capacità di autodeterminarsi al momento della redazione testamentaria. Inoltre, il mero fatto che il testamento sia stato materialmente redatto con l'accompagnamento della mano del testatore da parte di un soggetto terzo non è di per sé sufficiente a dimostrare l'invalidità del testamento per vizio di volontà, qualora non sia provato in modo inequivocabile che il testatore non fosse consapevole e non avesse volontà di compiere l'atto. In definitiva, la validità di un testamento olografo deve essere valutata alla luce di un quadro probatorio certo e completo circa le condizioni di salute del testatore al momento della redazione, senza che sia possibile fondare tale giudizio su elementi indiziari o su ricostruzioni ipotetiche non suffragate da prove dirette.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia R. A. - Presidente

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/05/2021 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa SESSA RENATA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa LORI PERLA, ha concluso chiedendo annullarsi la sentenza impugnata con rinvio al Giudice Civile;
il difensore della parte civile …

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