Il datore di lavoro o il committente che affida lavori, servizi o forniture a un lavoratore autonomo all'interno della propria azienda o unità produttiva è tenuto, ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008, art. 26, ad accertare l'idoneità tecnico-professionale del lavoratore autonomo e a cooperare nell'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro connessi all'esecuzione dell'opera appaltata. Tali obblighi sussistono a prescindere dalla natura subordinata o autonoma del rapporto di lavoro tra il committente e il lavoratore infortunato, in quanto finalizzati a tutelare la salute e la sicurezza di tutti i soggetti che operano nell'ambito dell'attività lavorativa, indipendentemente dal loro inquadramento contrattuale. Pertanto, il datore di lavoro o il committente non può essere ritenuto penalmente responsabile per le violazioni degli obblighi di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori di cui agli artt. 18 e 37 del D.Lgs. n. 81/2008, qualora il rapporto con il lavoratore infortunato sia di natura autonoma e non subordinata, essendo in tal caso applicabile la diversa disciplina prevista dall'art. 26 del medesimo decreto legislativo. L'accertamento della natura del rapporto di lavoro è pertanto fondamentale ai fini della corretta individuazione delle norme di riferimento e della conseguente responsabilità penale del datore di lavoro o del committente.