Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10070 del 9 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10070PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare reale di sequestro preventivo funzionale alla confisca per sproporzione può essere legittimamente applicato anche nei confronti di soggetti diversi dall'indagato, qualora sussistano gravi indizi che dimostrino l'effettiva riconducibilità dei beni in sequestro alla titolarità di quest'ultimo, nonostante l'intestazione formale a terzi. Ciò in quanto, trattandosi di un fenomeno di interposizione fittizia basato su rapporti fiduciari, la prova della reale titolarità può essere fornita anche attraverso elementi indiziari, purché dotati dei requisiti di cui all'art. 192, comma 2, c.p.p. In particolare, il giudice può legittimamente ritenere la riconducibilità dei beni all'indagato sulla base di una valutazione complessiva degli elementi emersi, quali la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati dal soggetto intestatario e dai suoi familiari, il frequente ricorso a intestazioni fittizie da parte del nucleo familiare, l'inserimento dell'indagato in un contesto di illecita accumulazione patrimoniale riconducibile all'attività di un'associazione mafiosa, nonché l'assenza di altre fonti lecite di finanziamento che possano giustificare l'acquisto dei beni. In tale contesto, il riferimento a proventi ereditari o donazioni da parte di familiari inseriti nel medesimo contesto criminale non è sufficiente a superare la presunzione di illecita accumulazione, in assenza di elementi che dimostrino in modo certo la provenienza lecita delle risorse impiegate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26 luglio 2022 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Debora Tripiccione;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Perelli Simone, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. Gennaro Lepre in sostituzione dell'avv. Annalisa Senese, che ha insistito per …

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