Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25059 del 9 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25059PEN

Massima

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Il reato di diffamazione è integrato quando le espressioni utilizzate, pur presentandosi come critica, travalicano i confini della critica consentita per tenore e contenuti, risultando idonee a ledere l'onore e il decoro della persona offesa. L'esimente del diritto di critica postula, quale presupposto necessario, la verita' del fatto storico attribuito al diffamato, ove tale fatto sia posto a fondamento della elaborazione critica, nonché una forma espositiva corretta e strettamente funzionale alla finalità di disapprovazione, che non trasmodi nella gratuita ed immotivata aggressione dell'altrui reputazione. La causa di non punibilità prevista dall'art. 598 c.p. si riferisce solo alle offese che si inseriscano in modo diretto ed immediato nel sistema difensivo dei procedimenti giudiziari, con funzione strumentale, e non anche alle accuse potenzialmente calunniose rivolte a soggetti diversi dalle parti processuali, ancorché interessati al giudizio. Il danno morale derivante dalla lesione della reputazione può essere provato attraverso il ricorso al notorio e alle presunzioni, considerato che, in base all'id quod plerumque accidit, si può presumere che tale lesione abbia arrecato alla persona offesa una sofferenza morale meritevole di ristoro e che il relativo nesso causale sia di tale evidenza da far sì che l'onere di motivazione da parte del giudice riguardo alla sussistenza di un danno morale risarcibile possa ritenersi soddisfatto attraverso il richiamo al contenuto e alle modalità di diffusione delle affermazioni lesive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPUTO Angelo - Presidente

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/06/2022 del TRIBUNALE di MODENA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MATILDE BRANCACCIO;
letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore Generale Dott. PERLA LORI, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata il Tribunale di Modena, quale giudice d'appello, ha confermato la sentenza di…

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