Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27064 del 21 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27064PEN

Massima

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Il reato di insolvenza fraudolenta si configura quando l'agente, in stato di insolvenza, contrae un'obbligazione con il proposito di non adempierla, adottando modalità idonee a ritardare o impedire il pagamento, come l'emissione di assegni privi di provvista, anche se accompagnata da un iniziale affidamento del creditore. Ciò si verifica quando emergono elementi oggettivi e soggettivi, quali l'assenza di un patrimonio sufficiente a garantire l'adempimento, l'omissione di versamenti contributivi, l'emissione di assegni non pagati per mancanza di fondi, la denuncia di smarrimento del blocchetto degli assegni e la successiva irreperibilità dell'imputato. Tali circostanze, nel loro complesso, dimostrano la consapevolezza dello stato di insolvenza e il proposito di non adempiere l'obbligazione, configurando il reato di insolvenza fraudolenta, anche in assenza di una pregressa condotta di dissimulazione dello stato di insolvenza. La pena detentiva, anziché quella pecuniaria, può essere giustificata dall'entità non modesta del fatto, espressiva di un maggior disvalore, rientrando nella discrezionalità del giudice di merito. Inoltre, la liquidazione equitativa del danno morale, senza necessità di analitica motivazione, è sufficiente quando l'importo complessivo è appena superiore all'entità degli assegni non pagati. Infine, l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto è esclusa quando il danno arrecato non sia esiguo e la condotta successiva al reato, come l'offerta risarcitoria parziale e dilazionata senza garanzie, non risulti idonea a dimostrare la non abitualità del comportamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. FLORIT Francesco - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/09/2022 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Giovanni Ariolli;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto procuratore generale Giulio Romano, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso;
letta la nota di conclusioni del (OMISSIS), dell'Avv. (OMISSIS), quale difensore e procuratore speciale della s…

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