Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18052 del 2 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18052PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione non richiede il nesso causale tra la condotta distrattiva e il dissesto della società, in quanto, una volta intervenuta la dichiarazione di fallimento, tali condotte assumono rilevanza penale in qualsiasi tempo siano state commesse e a prescindere dalla consistenza del passivo accertato. L'elemento soggettivo del dolo, anche nella forma del dolo eventuale, non necessita della consapevolezza dello stato di insolvenza dell'impresa, essendo sufficiente la rappresentazione del pericolo che la condotta costituisce per la conservazione della garanzia patrimoniale e per la conseguente tutela degli interessi dei creditori. Pertanto, l'amministratore che, in assenza di una delibera assembleare che stabilisca la misura dei suoi compensi, prelevi somme in pagamento di crediti verso la società in dissesto, la cui congruità non sia fondata su dati ed elementi di confronto che ne consentano un'adeguata e oggettiva valutazione, risponde del reato di bancarotta fraudolenta per distrazione e non di quello di bancarotta preferenziale. Inoltre, la distrazione di beni aziendali, anche se finalizzata all'adempimento di obbligazioni pregresse, integra il reato di bancarotta fraudolenta, in quanto lede l'interesse patrimoniale della massa creditoria, a prescindere dalla consapevolezza dell'agente circa l'imminente fallimento della società.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/11/2021 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal Consigliere EGLE PILLA;
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione PAOLA MASTROBERARDINO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udite le conclusioni del difensore di fiducia, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
R…

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