Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19379 del 8 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19379PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. si configura quando le condotte moleste e minacciose, reiterate nel tempo, siano idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero a determinare un'alterazione delle sue abitudini di vita, a prescindere dal temporaneo e sporadico riavvicinamento tra autore e vittima. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, che richiede la consapevolezza dell'abitualità e dell'idoneità delle condotte a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma, senza necessità di una preordinazione delle stesse. Pertanto, il movente che ha spinto l'autore a porre in essere i comportamenti persecutori, anche se dettato da preoccupazione per la vittima, non esclude la sussistenza del dolo generico richiesto per la configurazione del reato di stalking. Il reato di cui all'art. 660 c.p. (molestie e disturbo delle persone) si differenzia dal reato di stalking in quanto le condotte, pur potendo assumere le medesime forme esteriori, devono limitarsi a infastidire la vittima senza cagionarle un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero un'alterazione delle sue abitudini di vita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO Giuseppe - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/07/2022 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSARIA GIORDANO;
letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore Generale, KATE TASSONE, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte di Appello di Roma riformava limitatamente al trattamento sanzionatorio la sentenza di con…

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