Consiglio di Stato sentenza n. 4082 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:4082SENT

Massima

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La concessione dell'integrazione salariale ordinaria (CIGO) è subordinata alla valutazione discrezionale della sussistenza di due requisiti essenziali: il carattere transitorio della riduzione o sospensione dell'attività d'impresa e la non imputabilità degli eventi causali al datore di lavoro o ai lavoratori. L'istituto della CIGO opera in via di eccezione rispetto alla regola del sinallagma dell'obbligo retributivo, con assunzione dello stesso a carico della collettività, e pertanto la relativa disciplina deve essere interpretata in modo rigoroso, tenuto conto delle finalità sociali e assistenziali dell'istituto e dell'impiego di risorse pubbliche. Il sindacato del giudice amministrativo sui provvedimenti di diniego dell'ammissione alla CIGO è limitato ai soli casi di evidente illogicità, manifesta incongruenza o inattendibilità della valutazione dell'amministrazione, in considerazione dell'ampio margine di discrezionalità tecnica che caratterizza tale valutazione. La transitorietà della contingente situazione aziendale deve essere valutata in termini di prevedibilità della ripresa produttiva al momento della presentazione della domanda, secondo un giudizio prognostico ex ante, senza che possano rilevare circostanze sopravvenute. Pertanto, il diniego di concessione della CIGO è legittimo qualora l'amministrazione, sulla base delle informazioni disponibili al momento della presentazione della domanda, ritenga che non sussistano i requisiti di transitorietà della crisi aziendale e di concreta prospettiva di ripresa dell'attività lavorativa a pieno organico entro un ragionevole lasso di tempo.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/04/2023

N. 04082/2023REG.PROV.COLL.

N. 02702/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2702 del 2018, proposto da
-OMISSIS-S.p.A., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuseppe Bracuti e Ugo Bracuti, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avvocato Giuseppe Bracuti in Brescia, via Romanino, n.1;

contro

Inps, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonietta Coretti, Vincenzo Triolo e Vincenzo Stumpo, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avvocato Vincenzo…

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