Cassazione civile Sez. I sentenza n. 16266 del 8 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16266CIV

Massima

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In tema di previdenza complementare, il generico riferimento, contenuto nel Decreto Legislativo n. 252 del 2005, articolo 8, comma 1, al "conferimento" del TFR maturando alle forme pensionistiche complementari, lascia aperta la possibilità che le parti, nell'esplicazione dell'autonomia negoziale loro riconosciuta dall'ordinamento, pongano in essere non già una delegazione di pagamento (articolo 1268 c.c.) bensì una cessione di credito futuro (articolo 1260 c.c.). In caso di fallimento del datore di lavoro, la legittimazione ad insinuarsi al passivo per le quote di TFR maturate e accantonate ma non versate al Fondo di previdenza complementare spetta, di regola, al lavoratore, stante lo scioglimento del rapporto di mandato in cui si estrinseca la delegazione di pagamento al datore di lavoro, salvo che dall'istruttoria emerga che vi sia stata una cessione del credito in favore del Fondo predetto, cui in quel caso spetta la legittimazione attiva ai sensi della L. Fall., articolo 93.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISTIANO Magda - Presidente

Dott. CAIAZZO Rosario - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. VELLA Paola - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso iscritto al n. 7030/2021 R.G. proposto da:
(OMISSIS), domiciliato ex lege in ROMA, PIAZZA CAVOUR, presso la CANCELLERIA della CORTE di CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), ( (OMISSIS)), giusta procura speciale allegata al ricorso ( (OMISSIS));
- ricorrente -
contro
FALLIMENTO (OMISSIS) SPA;
- intimato -
avverso il DECRETO del TRIBUNALE di SIRACUSA n. 34/2021 depositato il 26/01/2021;
udita la relazione svolta nella Camera di consiglio del 14/03/2023 dal Consigliere Dott. PAOLA VELLA…

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