Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23309 del 29 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23309PEN

Massima

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Il giudice, nell'applicare una misura cautelare personale, deve effettuare un'autonoma valutazione critica degli elementi di prova, senza necessità di una riscrittura "originale" degli stessi, ma esplicitando i criteri adottati a fondamento della decisione. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato al controllo della logicità e congruenza della motivazione, senza poter procedere a una nuova valutazione degli elementi indizianti. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, rilevanti per l'adozione della misura cautelare, è sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza necessità di raggiungere il medesimo grado di precisione e concordanza richiesto per il giudizio di merito. Parimenti, il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, può essere desunto da una valutazione complessiva della condotta dell'indagato, anche con riferimento a precedenti procedimenti penali a suo carico, senza che ciò integri un vizio di motivazione. L'inammissibilità dei motivi originari del ricorso per cassazione si trasmette ai motivi nuovi successivamente proposti, non potendosi in tal modo sanare il vizio radicale che inficia i primi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGRO Maria B. - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25-10-2022 del Tribunale di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Fabio Zunica;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Orsi Luigi, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
udito l'avvocato (OMISSIS), difensore di fiducia dei ricorrenti, che, anche quale…

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