Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3400 del 26 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3400PEN

Massima

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La sussistenza della circostanza aggravante di cui all'art. 416-bis c.p. richiede non solo che il reato oggettivamente consolidi o rafforzi l'attività dell'associazione mafiosa, ma anche il dolo specifico di agevolarne le attività, desumibile dalle modalità dell'azione, pur se non costituente il movente esclusivo. Pertanto, la mera prova di un concorso nel reato tra l'imputato e altri soggetti collegati all'associazione mafiosa non è sufficiente a configurare tale aggravante, essendo necessario accertare anche l'elemento soggettivo. Inoltre, il giudizio sulle esigenze cautelari e sulla scelta della misura cautelare deve essere riesaminato all'esito del nuovo giudizio sulla circostanza aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza emessa dal Tribunale della Liberta' di Palermo il 7/06/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSTANZO Angelo.
letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore Dott. EPIDENDIO Tomaso che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 7 giugno del 2022 il Tribunale della Liberta' di Palermo ha…

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