Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25544 del 13 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25544PEN

Massima

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Il concorso anomalo nel reato di lesioni aggravate può configurarsi anche nei confronti di un partecipante alla rissa che non abbia materialmente cagionato le lesioni, qualora le caratteristiche della contesa, come la sua dimensione, durata, numero dei partecipanti e utilizzo di oggetti atti ad offendere, rendano prevedibile che la rissa sfoci in offese gravi all'incolumità dei partecipanti. In tali casi, la responsabilità del concorrente anomalo sussiste a titolo di concorso ex art. 116 c.p., a prescindere dall'accertamento della sua volontà di partecipare alla rissa o di cagionare le lesioni. Il giudice dell'impugnazione, nel mutare la struttura del reato da continuato a concorso formale, può legittimamente aumentare la pena per uno dei reati, pur senza irrogare una pena complessivamente maggiore rispetto a quella comminata dal primo giudice, in applicazione del criterio del cumulo giuridico. Inoltre, l'inutilizzabilità delle dichiarazioni rese ai sensi dell'art. 63 c.p.p. da soggetti che avrebbero dovuto essere sentiti come indagati non comporta necessariamente l'annullamento della sentenza, qualora il giudice possa comunque fondare la decisione su altri elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/06/2022 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA TERESA BELMONTE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la Corte di appello di Trieste, in parziale riforma della decisione de…

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