Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27408 del 22 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27408PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di somme di denaro costituenti il profitto di reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche, quali il reddito di cittadinanza, deve essere qualificato come sequestro diretto, in considerazione della natura fungibile del bene, a prescindere dalla prova dell'origine lecita delle specifiche somme rinvenute nel patrimonio dell'indagato. Pertanto, il giudice può disporre il sequestro preventivo diretto delle somme di denaro accreditate sul conto corrente dell'indagato, in quanto rappresentative dell'effettivo accrescimento patrimoniale conseguito mediante la condotta illecita, senza che sia necessario procedere alla confisca per equivalente. Tale principio si fonda sulla natura fungibile del denaro, per cui il profitto del reato, una volta confluito nel patrimonio dell'autore, perde la sua originaria identificabilità e può essere aggredito direttamente, indipendentemente dalla provenienza delle singole somme. Ciò consente di assicurare l'effettività della misura ablativa, evitando che l'indagato possa sottrarsi alla confisca allegando l'origine lecita di parte delle somme sequestrate. Il sequestro preventivo diretto delle somme di denaro costituenti il profitto del reato, pertanto, rappresenta lo strumento più idoneo per impedire la dispersione del provento illecito e garantire l'esecuzione della successiva confisca, senza che rilevi la prova dell'origine lecita delle specifiche somme rinvenute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. FLORIT Francesco - Consigliere

Dott. TURTUR M. Marzia - rel. Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/12/2022 del GIP presso TRIBUNALE DI VIBO VALENTIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Marzia MINUTILLO TURTUR;
le conclusioni del difensore Avv. Rosario ROCCHETTO, che ha chiesto di annullare il provvedimento impugnato con ogni conseguente statuizione.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Vibo Valentia in data 28/12/2022 ha confermato…

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